ARCHITETTURE 1925-1960

Architetture 1925-1960

Delle architetture progettate dall’architecnico Stabile dagli anni ’30 fino ai primi anni ’60 non si dispongono elaborati grafici di alcun genere: le uniche notizie vengono tratte da precedenti ricerche, realizzate sul finire degli anni ’90, pur tuttavia di quelle architetture se ne possono osservare alcune ancora esistenti e definirne i caratteri essenziali, che indentificano la sua paternità ideativa.

Va considerato innanzitutto che le prime opere eseguite sono legate all’uso dei manufatti in cemento prodotti nella fabbrica di famiglia: è probabile che il Nostro svolgesse la sua funzione di progettista in collaborazione con i fratelli che producevano complementi per l’edilizia. Non si conosce quando precisamente inizia il suo lavoro di progettista, ma è certo che nelle sue prime realizzazioni (alcune abitazioni private eseguite a Polla) prevale uno stile tardo-liberty, certamente richiesto dai proprietari, consapevoli delle mode cittadine di quei tempi.

La Casa Fiordelisi (1927), oggi proprietà Contaldi, è un villino in prossimità della stazione ferroviaria, con ampi ambienti alti e luminosi, decorati con porte e vetrate colorate, mentre le recinzioni e le balaustre esterne sono composte da colonnine e pilastrini in cemento, che riportano certamente ai manufatti in cemento della fabbrica Stabile. Nella Casa Sarno (1928), oggi proprietà Ritorto, è evidente un gusto che richiama le architetture eleganti e le decorazioni del liberty fantastico, ed i suoi interni conservano ancora i dipinti murali, eseguiti proprio dai proprietari di allora, i fratelli Sarno, che erano ottimi decoratori. Anche qui elementi in cemento ricordano le produzioni dei fratelli Stabile, a cui si possono far risalire anche la realizzazione delle pregiate cementine dei pavimenti coi loro colorati disegni geometrici. Impronta chiaramente liberty si osserva anche nella realizzazione del corpo aggiunto dell’abitazione dell’Avv. Agostino Del Bagno (1930), soprattutto nelle vetrate e nell’elegante balconcino-finestra sul fronte principale (Fig. 1).

Tra la fine degli anni ’20 e gli inizi degli anni ‘30 l’architecnico coi fratelli Nicola, Luigi ed Enrico, inizia la costruzione di una fabbrica per la realizzazione di manufatti in cemento, uno dei primi esempi di struttura in cemento armato a Polla. L’opera non è stata mai completata e progressivamente è andata in disuso, ma nella palazzina, originariamente destinata agli uffici dell’opificio, già da prima della guerra il Nostro vi portò il suo studio che chiamò “Il Cantiere“ (fig. 2), il luogo dove progettare e creare e dove incontrare i suoi amici artisti. L’edificio insieme all’intero complesso edilizio è stato demolito agli inizi del 2007.

Immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale il Nostro realizza, sempre a Polla, due grossi opifici: la fabbrica Helios della Famiglia D’Auria (1940-1943) (fig. 3), interessante edificio industriale per la sfibratura della ginestra, realizzata in mattoni rossi listati con cordoli in cemento armato e dotata di un’alta ciminiera anch’essa in mattoni, oggi purtroppo quasi del tutto demolita, e il Lanificio Angelo LiguoriLAL” (1945-1946) (fig. 4): della costruzione lo Stabile seguì tutte le fasi del cantiere, come testimoniano le fotografie che lo ritraggono durante la messa in opera dei solai. (figg. 5 – 6)

Infine va ricordata la Casa di Angelo Liguori, oggi proprietà Volpe (1945), eseguita con la collaborazione dell’ingegnere napoletano Lino Vota, e caratterizzata dalla composizione di volumi puri tagliati dalle lamine dei solai e dei terrazzi. Vivace esempio di casa razionalista con le ampie vetrate e il tetto piano, conserva alcuni dettagli apprezzabili dell’idea progettuale di Stabile, come uno splendido caminetto a parete nel soggiorno della villa. (figg. 7 – 8)

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